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La maledizione è ricordare

È scritto negli occhi in silenzio

Svegliare appena chi dorme

A occhi aperti e dimentica

Beati quelli che dimenticano

Tutto

Il rumore della sabbia che scorre

I muri rotti di disperazione in volti

Sbiancati di dolore

Ci dimentica

La rabbia di quei giorni ciechi

E tristi di memoria

Le ossa corrose dalle carezze

Dove non c'é piu la carne per coprirsi

Beato dimenticarsi degli addii e delle

Vergogne

Cancellarli in un sorriso amaro

E rissoso come le ore che scorrono e

Dimentico

 

《Amen》

 

(ad A., 20 anni fa)

 Chanteloup - 08/03/2014 01:50:00 [ leggi altri commenti di Chanteloup » ]


@L’Arbalète & @errebert:grazie dei vostri commenti e dell’accorata richiesta. La parola vive del suono interiore che dá ciascun lettore alla poesia letta in silenzio. Non ho mai registrato una mia lettura di una mia poesia per pudore e un po’perchè non ho la voce che vorrei per leggerla. Tuttavia, mi avete invogliato a farlo, sicuramente registrerò una mia lettura.

 errebert - 04/03/2014 22:35:00 [ leggi altri commenti di errebert » ]

sì, sì, la voce, mi unisco alla preghiera de L’Arbalète. fa vive le parole!

 L’Arbalète - 04/03/2014 22:28:00 [ leggi altri commenti di L’Arbalète » ]


Insisto! Ti prego facci un regalo unendo la tua voce a una tua poesia. Guarda che non lo sto chiedendo a qualcun altro.
Lo chiedo proprio a te! Non è stupida curiosità!
Qui è in ballo (nientemeno) che una necessità.
Non per me, certo (povero me, povero me, certo!), ma ovvio, è talmente ovvio che che la tua poesia non si legge solo con gli occhi.
Voce, dunque, la tua voce! Che altro vuoi, il Nobel per la dizione!
Registra diverse volte, abituati, accetta la tua voce, piano piano, e canta, canta, canta la tua poesia. Si fa così, piano piano, come osservandosi su specchi perpendicolari... Oh, si scoprono tante cose su se stessi così, e sul far poesia. Sulle poesie, sulle infinite poesie, sulle miriadi di dèi nelle poesie... No, non finirai idolatra.
Ti leggerai come potrebbe leggerti chiunque altro. Credo sia una bella lezione, credo valga la pena di tentare. S’impara tanto, sai? Su cosa non so. Ma aiuta. Aiuta. Aiuta.

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